Verso Monza – Lazio, Tudor in conferenza stampa: “E’ una partita difficile, noi dobbiamo partire forte per fare il nostro meglio”.

Alla vigilia della sfida di Monza, il tecnico biancoceleste Igor Tudor è inervenuto in confrenza stampa dal Centro Sportivo di Formello. Queste le sue parole:

Che Lazio servirà per vincere contro il Monza?

“E’ una partita difficile, come lo sono tutte in Serie A. Quando rimangono meno partite, ogni match assume un valore particolare. Noi dobbiamo partire forte per fare il nostro meglio”.

Zaccagni è recuperato a tempo pieno? Come ti regoli con il portiere?

Provedel si è iniziato ad allenare con il gruppo, ha fatto pochi allenamenti. E’ in dubbio sicuramente. Per quanto riguarda Zaccagni ha fatto mezz’ora nell’ultima gara, vedremo oggi come preparare tutto. Viene da un periodo abbastanza problematico, ma mancano poche partite quindi dobbiamo essere bravi a capire come sfruttarlo“.

L’andamento della Lazio ha sicuramente cambiato la classifica. Qual è l’obiettivo tra Europa League e Champions?

Io questo non lo so. Non ci siamo solo noi, ci sono tanti punti in ballo e siamo solamente padroni di noi stessi. L’unico pronostico che si può fare riguarda le nostre prestazioni. I calcoli sono importanti, ma come ho già detto tante volte, faremo del nostro meglio e le somme le faremo alla fineSecondo me, sarà tutto in ballo fino all’ultima giornata“.

Come si gestisce la partita a livello mentale? E su Castellanos e Immobile…

E’ una sua opinione il fatto che la vittoria sia l’unico risultato che ci soddisfa. Sugli attaccanti dico che entrambi sono possibili titolari, anche se conta fino a un certo punto. E’ una crudeltà del calcio il fatto che bisogna sempre riconfermarsi, ma è anche il bello di questo sport. Per esempio, la Lazio lo scorso anno è arrivata seconda ma nessuno se lo ricorda. Stesso discorso vale per il calciatore, quello fatto ieri oggi non vale“.

Questa rosa poteva avere una classifica più importante?

Quello che ho capito in questi 45 giorni a Roma è che c’è grande passione e appartenenza, ma vedo che c’è poca obiettività nel dare un giudizio nel comparare le rose. Bisogna essere obiettivi e capire qual è il vero valore della rosa, poi c’è la bravura del club e dell’allenatore. Nel mondo Lazio manca quest’obiettività nel capire la giusta valutazione della squadra. Sarri provava a far capire questa cosa qui: quando c’è tanto amore, c’è meno obiettività. L’allenatore e la società però devono sempre mantenere la giusta oggettività, altrimenti non si fa una cosa giusta. Se si carica di false aspettative, è controproducente. Ieri un tifoso della Lazio mi ha detto che vuole vincere lo scudetto, la vive con il cuore ed è giusto così. Ma bisogna anche avere buonsenso, specialmente nel rispetto dei tifosi“.

Una considerazione su Palladino?

Io lo conosco da piccolo, da quando lui giocava nella primavera della Juventus. E’ sempre stato sveglio, curioso e che si interessava di tutto. Ha iniziato da poco una carriera affascinante, credo che il percorso sia buono. Sarà una partita complicata quella di domani, in entrambe le fasi. Dovremo fare una gara sul pezzo e seria per fare bene con il Monza“.

Dal suo punto di vista il valore della rosa della Lazio dove lo inserisce nella graduatoria?

Io non mi esprimo, perché qualsiasi cosa dico si crea polemica. Io so bene qual è il livello di questa squadra, ma l’obiettivo è fare sempre meglio della posizione designata. Questo è il bello del calcio. La Lazio non era da secondo posto lo scorso anno, ma ci è arrivata. L’obiettivo dell’allenatore è tirare fuori il massimo dalla rosa che ha a disposizione, senza considerare che ci sono anche altre squadre che competono“.

Atalanta-Fiorentina rischia di essere recuperata a fine campionato…

E’ logico che giocare quando tutti hanno finito non è giusto o regolare. Nel calcio italiano c’è da migliorare tanto. Io capisco che i calendari sono pieni, ma bisogna crescere per garantire la regolarità e organizzarsi meglio“.

L’obiettivo contro il Monza qual è? Cosa vorrebbe vedere di migliorato?

Ogni partita è una battaglia diversa dall’altra. E’ positiva la solidità difensiva trovata nelle ultime partite, anche se io ho lavorato più sull’attacco in allenamento. Questo perché la mentalità e il cuore che i ragazzi mettono in campo fanno la differenza. Ovviamente molto dipende anche dall’avversario“.

Zaccagni è da due anni il giocatore che subisce più falli in Serie A, ma cerca poco la porta. Cosa ne pensa?

Ha fatto tanti gol negli anni precedenti, vuol dire che li ha nelle gambe. E’ normale che giocare vicino alla porta lo aiuta, ma bisogna considerare anche le caratteristiche degli altri giocatori. Lui può giocare sia sulla fascia che dietro le punte, sa saltare l’uomo e ha caratteristiche importanti“.

Su Rovella…

Ha fatto un campionato interessante prima del mio arrivo, poi ha avuto questo infortunio al pube che lo ha rallentato. E’ un giocatore che mi piace, capisce di calcio, ha corsa ed è tignoso. Stiamo facendo un programma individuale per mettere qualche chilo in più. Un paio di volte abbiamo parlato, quando la concorrenza fa bene ed è importante è giusto che giochi. Bisogna avere anche pazienza di trovare il giusto momento“.

Cosa manca per trovare più gol durante il campionato?

Non so cosa manca. Il lavoro può aiutare in questo. Sono anche annate che partono storte e finiscono storte, ma non manca niente. Abbiamo fatto qualche gol in queste sette gare, poi quello che conta è crearle le opportunità. Si lavora per portare la squadra nella condizione d’essere pericolosa, poi a volte dipende molto dal momento. Siamo comunque sulla strada giusta. C’è gente che ha molti gol nelle gambe, sono convinto che in queste quattro gare tutti i calciatori d’attacco daranno una mano“.

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